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al testo di Gerardo Miele
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Lieve,lieve,tutti i giorni mi accarezzava e intanto mi accompagnava. Lieve,lieve,tutti i giorni io crescevo e lui volava, mentre l'anima mia intanto sognava. Una brezza fra i capelli ogni giorno mi cullava, specie quando stanco il mio corpo sotto un albero riposava. Un riposo ancor più goduto se a poca distanza udivi lo scroscìo di un ruscello mai muto. Anche il cielo sempre azzurro di queste terre ti rasserenava,soprattutto se a poca distanza c'era una madre che zappava e intanto ti vegliava. Come erano belli,come erano senza tuoni quei giorni in cui crescevi sereno a poca distanza dai polli e dai pavoni. Dall'alba ti accompagnava un profumo dolce di papaveri e ginestre,ma, alla sera,che bello! sentire ilprofumo delle nostre minestre! Tanto tempo è ormai passato,e quelle sensazioni, non le ho ancora dimenticate! mai andranno nell'oblio, perchè sono emozioni che mi crea solo il paese dove son nato io. Ora mi trovo a molti chilometri di distanza, in riva ad un mare pulito, ma, la brezza e lo scroscìo di queste onde risveglia il ricordo di quel ruscello mai sopito. Una bolgia di vecchie emozioni,travolge il cuore di antiche sensazioni. Anche il canto dei gabbiani mi ricorda il verso e la bellezza di quei pavoni così lontani. Ora vago con la mente a piene mani, mentre il sole stà calando in attesa del domani. Come un fiume sotterraneo la nostalgia percorre lenta ogni rivolo sottocutaneo. Riemerge poi improvvisamente ogno volta che vecchie sensazioni ti fanno tremare la mente, ed allora ringrazi Dio affinchè il tuo passato non si perda nell'oblio. |
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